La parola Coach oggi può essere usata da chiunque per definire la propria attività. Questo genera confusione sul mercato, e forti differenze nei livelli qualitativi oltre che negli aspetti base della professione. Ecco perché molti professionisti e Scuole auspicano una regolamentazione.

Ma chi deciderà che cosa è coaching e chi può definirsi coach? Attualmente esistono attestati di qualificazione professionale come coach rilasciati da scuole e associazioni. Si conseguono dopo un percorso di studi fatto di teoria, analisi di casi, sperimentazione (cfr “diventare coach” in questo sito)

Non esiste un Albo o un Ordine professionale vero e proprio per i Coach. La Legge 4/2013 che disciplina le professioni non organizzate in ordini o in collegi, ovvero le nuove professioni volte alla prestazione di servizi, sceglie la via dell’autoregolamentazione, e di una garanzia di qualità promossa da associazioni di categoria. Questo quindi vale anche per definire  i riferimenti base per la professione di Coach. Per il momento, quindi, l’uso delle parole coach e coaching  non è protetto o riservato, e chiunque può utilizzarlo per definire il proprio modo di lavorare.

Presso il Ministero dello Sviluppo Economico sono stati costituiti tavoli istituzionali di confronto, e le principali associazioni di coach esistenti si sono mosse per farne parte ed essere riconosciute un giorno come Enti autorizzati a rilasciare ai professionisti un certificato di conformità per la professione. Ulteriore ruolo di tali Enti sarà, in coerenza con lo spirito della legge, la promozione dell’attività, la divulgazione dei suoi principi e delle sue caratteristiche, di standard professionali e di principi etici.

Attualmente però la norma tecnica UNI sul coaching non è ancora stata emanata.

Le principali associazioni:

International Coach Federation e ICF – Italia

AICP Associazione Italiana Coach Professionisti

A.Co.I. Associazione Coaching Italia

Associazione Professionisti Esperti Coaching Italia