by Giulia Stazzi

Ridurre e ridursi è un tema ricorrente in questi anni. Vale per le aziende, per le famiglie, per le singole persone. In consulenza aziendale è un argomento consolidato, spesso fatto di tagli del personale e di sedi, più che di solidarietà e rimotivazione.

 

La vera sfida del downsizing è ridurre mantenendo il senso, o addirittura accrescerlo attraverso la concentrazione delle risorse. Un intervento di life coaching di questo tipo, centrato sulle risorse economiche, si può considerare riuscito se consegue due obiettivi:

  • mettere il coachee in grado di riallineare le sue spese alle sue entrate
  • mantenere il benessere emotivo al livello precedente il decremento del benessere economico, o addirittura aumentarlo.

Giancarlo e Roberta sono arrivati da me molto tesi. Lui è un ex responsabile amministrativo appena andato in pensione e quindi prende un bel 30% in meno. Lei, che ha sempre fatto la casalinga, ora ha delle piccole entrate irregolari, che provengono dalla collaborazione nei finesettimana con un concept store che si sta affermando. Hanno due figli grandi e un nipotino.

La prima conclusione a cui arrivano è che non funziona il taglio lineare, una cosa del tipo “15% in meno di tutto”, ma che occorre scegliere. “Allora è semplice, tu Giancarlo vendi la tua auto che ci costa una cifra, e si comincia a ragionare” irrompe Roberta. Lui controbatte prontamente. Definito così lo scenario, abbiamo cominciato a lavorare, e nel corso di questo e un secondo incontro Roberta e Giancarlo hanno risposto a queste domande:

  • Ci sono stati in passato periodi nei quali avevate disponibilità minori? Se sì, come passavate il tempo? A che cosa non rinunciavate?
  • Ci sono stati in passato momenti di particolare agiatezza? Per un’eredità, una gratifica aziendale o altro. Se sì, che cosa vi siete concessi di speciale? E che significato ha avuto per voi?
  • Quali sforzi avete già fatto per ridurre le spese? Che cosa ha funzionato e che cosa no?
  • Che cosa potrebbe capitarvi in futuro di peggiore rispetto alla situazione attuale? E come vi sentireste?
  • Se foste due personaggi da romanzo, chi sareste? E come si comporterebbero i due personaggi nella vostra situazione?

Così hanno messo a fuoco come desiderano davvero vivere e passare il tempo, e che cosa di quanto hanno fatto finora era ridondante. Alla fine sembrava addirittura una semplificazione tagliare alcune cose, e non una diminuzione di status e di significato.

 

Ci sarebbero altri temi, naturalmente, connessi con la nuova situazione di Roberta e Giancarlo. Solo per citarne un paio: il ribaltamento dei ruoli nella coppia, dove ora chi fa all’esterno qualcosa di brillante è lei, e lui ha un ruolo più discreto. E il rapporto con i figli: quanto aiutarli economicamente e nella cura dei bimbi e della casa, e quanto questo ha a che fare con il potere e il controllo su di loro. Ma questi non sono argomenti da coaching, bensì da counseling: perché riguardano un disagio e non solo un obiettivo da raggiungere.

foto di Giulia Stazzi

Di Cristina Volpi

Coach accreditata ICF e EMCC, Founder del magazine CoachingZone, Master di II livello in coaching e comunicazione Strategica. Ha operato per imprese multinazionali e familiari e not-for-profit, in Italia e in svariati paesi Europei, in USA, in Brasile, in India, lavorando con Pirelli, Studio Ambrosetti, Butera & Partners e come libera professionista; attualmente è volontaria con Sodalitas. Ha pubblicato “Leader, storie vere ed inventate di imperatori, manager e capi” Ed. Il Fenicottero; “C’era una volta il capo” Ed. Fendac; “Bilanci e Veleni” e “Banditi in Azienda” Ed. Guerini; “Sconcerto Globale” con Favero, Ziarelli Ed. Apogeo; “No Smoking Company” con Favero, Ziarelli, Ruggeri, Ed. Kowalski.