Dopo l’Ariete, eccoci ai nati dal 21 aprile al 21 maggio, nel segno del Toro.

 

Siamo nel pieno della primavera ed i nati sotto questo segno ne sono un buon esempio. Cultori dei piaceri della vita ma anche affidabili e realisti, un po’ pigri e qualche volta testardi ma sempre posseduti da un profondo senso dell’amicizia.

Affrontano i problemi con passo lento ma continuo, molto concreti e realisti, sollevando i piedi da terra soltanto … uno per volta.

 

Come tutti gli altri segni, il Toro annovera tra i suoi nati tanti grandi personaggi di ogni epoca e di ogni motivo di celebrità, da Elisabetta II° a Robespierre, da Papa Wojtyla a Karl Marx, da Henry Fonda a Indro Montanelli.

Se vogliamo però citare qualche frase significativa che può diventare una domanda nel nostro consueto percorso di coaching, dobbiamo andare verso altri nati famosi sotto il segno del Toro.

 

Un certo Sigmund Freud tra l’altro ci dice:

“Esistono due modi per essere felici in questa vita, uno è diventare un idiota e l’altro è di esserlo.”

Sembrerebbe una frase disfattista, che non lascia spazio alla speranza. Proviamo a girarla in positivo e a dare una nostra personale chiave di lettura di che cosa volesse dire Freud.

  • Quante volte abbiamo visto sorridere felice il nostro capo, mentre noi pensavamo in cuor nostro “che razza di idiota” ?
  • Oppure, ed è peggio, proviamo a ricordare se ci siamo limitati ad essere felici per le scemenze compiute da altri, senza analizzare con attenzione se le nostre scelte potessero essere sbagliate.

 

Il nostro beneamato e tenebroso analista politico Niccolò Machiavelli scriveva:

“Ognuno vede quel che tu pari, pochi sentono quel che tu sei.”

  • Un compitino di tutti i giorni potrebbe essere l’individuare come far capire meglio agli altri quel che in realtà siamo e/o quel che vogliamo diventare.

 

 

Sempre mettendo di mezzo pezzi da novanta, sentite un po’ che cosa ci dice Immanuel Kant:

“La scienza è conoscenza organizzata, la saggezza è vita organizzata.”

Potremmo aprire un dibattito, peraltro interessante, su che cosa significhi oggi la parola <conoscenza>, nella scienza e in tante altre discipline/materie.

Ma più importante per tutti noi è chiedersi se e quanto e come riusciamo ad essere saggi:

  • Organizziamo la nostra vita?
  • Organizziamo il nostro lavoro?
  • Organizziamo la nostra giornata?
  • Organizziamo la nostra scrivania e i nostri cassetti?

Sembrano, e sono, domande banali. Ma le nostre risposte, se positive, ci possono aiutare ad avvicinarci alla saggezza che è l’anticamera della sapienza.

 

 

Per chiudere questa carrellata con un po’ di leggerezza, vediamo che cosa scrive, con la sua arguzia, Orson Welles:

“Le promesse sono molto più divertenti delle spiegazioni.”

Questa volta non voglio fornire chiavi di lettura.

images

Mi piacerebbe venire a conoscere da chi ci legge il suo vissuto in merito: anche questo può far parte di un percorso di coaching. Scrivetelo! qui nello spazio di discussione, o sulla mia mail.

 

 

Arrivederci al prossimo mese e ai nati sotto il segno dei Gemelli.

IMG_1044 (1)

Immagine a cura di Marina Massaro, artista creatrice di Wings & Walls, riconosciuta per i suoi nuovi modi di decorare gli spazi.

Di Francesco Dolcino

Trasforma le idee di business in cose che si fanno, una dopo l’altra e nella giusta sequenza, fino a conseguire il risultato. Lo fa soprattutto in supporto a imprenditori di medie aziende, in fase di start up o di consolidamento o di maturità/declino. Svolge attività di volontariato in varie associazioni, in particolare per anni è stato vicepresidente di Anlaids Lombardia. Ha pubblicato “Così in Campo”, ricerca statistica sul Palio di Siena nei secoli; “Massime e minime” raccola di aforismi chiosati; “La spiritualità Francescana in Guglielmo di Occam”