Un test classico per misurare l'autostima, e capire se vale la pena di lavorarci o se invece si ha un buon equilibrio personale.
Dentro un percorso di coaching può essere molto utile misurare l’autostima del coachee, in modo da disporre di un dato certo, e non solo dell’autodichiarazione dell’interessato e della diagnosi del coach. Senza dimenticare che per alcune scuole di coaching il coach non deve mai fare una diagnosi sua, ma partire sempre dalla realtà che gli viene presentata dal coachee.
L’autostima è fatta di elementi cognitivi, affettivi e sociali. Ovvero di un bagaglio di conoscenze, di sensibilità nel provare emozioni, e di relazione con il o i gruppi con i quali ci si relaziona o dai quali si desidera approvazione.
Lavorare su una corretta autostima, cioè sull’equilibrio della percezione del potere reciproco nel rapporto con gli altri, o fra la percezione di sé e l’immagine ideale di sé, potrà essere tema da counseling se il test evidenzia un vero e proprio disagio. Oppure oggetto di esercizi di assertività o al contrario di ascolto, se rappresenta un semplice punto di debolezza da superare con il supporto di un coach.
Ecco quindi un bel test da fare on line gratuitamente, elaborato dal sociologo Morris Rosenberg ancora negli anni ’60 del secolo scorso, e tuttora largamente usato nella ricerca sociale.