Le nostre capacità motorie parlano della nostra interazione con l’ambiente e dei nostri processi cognitivi. Vogliamo partire da qui per innovare e innovarci?

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“Nel principio era l’atto” Wolfgang von Goethe, Faust

Esprimi un concetto a tua scelta, con il corpo, in forma simbolica senza ricorrere né a parole, né a oggetti, né alla pantomima ammiccante e didascalica …”, “hai un minuto di tempo per farlo…”.

Fu la prima prova sfidante che dovetti superare per poter accedere alla Scuola d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa … a testare la capacità di “scendere” alla comprensione-cognizione più profonda e preverbale di concetti astratti: l’endocetto (S. Arieti La sintesi Magica).
Fresca di studi filosofici, scelsi il concetto di “alienazione”, allora in auge e…. improvvisai. La performance venne apprezzata, entrai così in quel mondo.

Un altro mondo!

A livello metodologico, in un percorso di ricerca del nuovo, vale anche il processo inverso: procedere dal movimento corporeo per pervenire al concetto di cui non si hanno ancora le parole per esprimerlo. E’ noto il ricorso alla metafora da parte degli scienziati che indagano su fenomeni, in assenza di concetti già definiti. In questo caso, la metafora è il corpo in movimento.

J. Piaget fondatore dell’epistemologia genetica, già nel primo ‘900, individuò nell’intelligenza senso-motoria la prima forma di intelligenza nell’infanzia, intelligenza che permarrà per tutta l’età adulta anche con l’affermarsi dell’intelligenza astratta.

Il paradigma mente-corpo che rifiuta la separazione netta

Questa premessa per giungere a quello cui oggi sono approdate le neuroscienze: il paradigma mente-corpo che rifiuta la loro nota separazione netta, ma li interpreta, cambiando prospettiva, come elementi di un continuum dinamico e interconnesso nei processi cognitivi.

“Questa forma di conoscenza-intelligenza primordiale, di mente incorporata e dinamica, una conoscenza motoria, una melodia cinetica  anticipa le forme astratte che si costituiranno successivamente” ( C. Morabito, Il motore della mente)

Le capacità motorie, si rivelano essere al cuore della nostra interazione adattiva con l’ambiente e dei nostri processi cognitivi
E’ giunta l’ora di fare del Paradigma teorico che intreccia le intime fibre della riflessione scientifica, filosofica e psicologica (a sottolineare ancor più l’interdisciplinarietà del tema) un Metodo, sia in ambito formativo, sia in ambito di Ricerca Creativa di Innovazione.

Al fine di un prospero e significativo sperimentare il corpo non come un oggetto materiale ma “come corpo vivo (Leib)” Edmund Husserl

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Photo by Kelly Sikkema

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Di Raffaella Pederneschi

Consulente di Processi Creativi per l’innovazione La sua passione per la creatività e la formazione umanistica (Laurea in Filosofia) e artistica (Scuola d’Arte drammatica Piccolo Teatro di Milano, Teatro d’Europa) hanno creato i presupposti per sfidare le convenzioni e portare tra i primi in Italia, la pratica della creatività nell’impresa applicata all’innovazione. Ha fatto della passione la sua professione di consulente di processi creativi di innovazione. Nel suo lavoro vede fiorire l’IO CREATIVO delle persone, un’esperienza unica che sempre riesce a sorprendere. Sperimentando e studiando a fondo il processo creativo spontaneo ha messo a punto il Metodo di Ricerca Creativa di Innovazione che ha come fine la generazione di “Opere collettive”, in cui l‘unicità creativa delle persone coinvolte genera l’unicità delle risposte generate. Applica il Metodo sia alla formazione, per sviluppare l’intelligenza-competenza creativa a tutti i livelli dell’organizzazione, sia a sfide innovative di importanza strategica (di processo, prodotto, servizio, modello di business). Ha generato successi per società leader nazionali e multinazionali quali, ad esempio: ARTSANA, BANCA CRT, BEIERSDORF, CNR, CREDEM, FEDERAZIONE CASSE RURALI TN, FERRARI, FINIPER, HEWLETT PACKARD, KRAFT, IKEA, ISTITUTO CIRM MARKET RESEARCH, LACTALIS, MASTER INGEGNERIA POLITECNICO di MILANO, NOVARTIS, RAI, SIEMENS, SISAL, SUPSI UNIVERSITY, THE EUROPEAN HOUSE AMBROSETTI, THE WALT DISNEY COMPANY, TENARIS, TRENTO SCHOOL OF MANAGEMENT, VITA SOCIETÀEDITORIALE… Ha curato l’edizione italiana de L’ORO GRIGIO. Guida alla creatività nell’impresa di Bernard Demory, (Guerini Associati, 1993). Ha collaborato alla redazione del volume “La Creatività, dote individuale o prodotto sociale?” di A. Quadrio e F. R. Puggelli (ISU Università Cattolica, 2003). Ha pubblicato sulla rivista Sviluppo e Organizzazione (n°231, Gennaio/Febbraio ’09), l’articolo Creatività e Innovazione organizzativa. E’ coautrice di RINASCIMENTO OGGI: creatività e idee per la human satisfaction, a cura di Marzio Bonferroni (Ed. Egea Bocconi, marzo’19)