tempo di lettura 1′
Immaginate solo per un istante… immaginate il primo giorno, senza Covid 19…
Ce l’abbiamo fatta.
Ma dopo il giorno del ringraziamento ci scopriremo nudi allo specchio. E ora? Chi torna in ufficio, chi prosegue la sua attività, chi non la prosegue affatto… Non avremo un mago che rimetterà tutto a posto, come era prima. A incertezza si aggiungerà incertezza per questo ‘altro’ futuro che ci aspetta. Prima, durante il Covid 19, eravamo distanti ma non eravamo soli, lavoravamo tutti in smart working, anche chi in smart working ci lavora da una vita e ne ha fatto un vita… aveva più compagnia.
Ecco vedi non è poi così male. C’è il coffee break on line, l’aperi on line, l’happy hour e poi dai se vuoi ci salutiamo dopo cena… mentre qualche bambino occupa il primo posto sullo schermo salendo sulle ginocchia di mamma o papà .
Ma poi qualche HR avrà già deciso e lo sta facendo (cavalcando l’onda dell’euforia di cui sopra tutti a casa!) : questo dentro questo fuori secondo logiche organizzative dettate dal cost saving, dalla seniority, e da cosa? Chi rimarrà a lavorare in smart working perché ci ‘deve’ restare, si sentirà improvvisamente solo avendo rotto un equilibrio.
Molti offrono il proprio sostegno psicologico in questo periodo per aiutare le persone a superare l’ansia la paura che stanno vivendo ma alle persone del dopo senza lavoro, chi ci sta pensando chi ci penserà? Perché guardiamoci in faccia non tutti saranno re-integrati…
Ci dobbiamo pensare. Il coach etico Covid 19 deve farlo, perché sarà un casino, sarà come il primo giorno per una persona senza lavoro.
Covid 19 è morto!
Le penne cadute sulle scrivanie sono al loro posto, qualcuno solerte pulendo le ha risistemate. Ma che posizione ritroveranno le Persone che hanno lasciato gli uffici spinte da una leggera euforia di diverso, di “si cambia!”, non più corse per accompagnare figli a scuola non più ammassamenti sui mezzi, non più, non più, niente di prima ma tutto di dopo, e d’ora in poi cosa ci sarà? Come lavoreremo? Chi lavorerà?