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Esiste un principio, molto conosciuto dal punto di vista spirituale ed è quello della fede. Avere fede significa credere in qualcosa che ancora non vediamo.

Essere convinti che accadrà qualcosa significa avere fede che quel qualcosa accada. Nella fisica quantistica, abbiamo scoperto che la convinzione dell’osservatore modifica la realtà osservata.

Fede e convinzione diventano dunque sinonimi.

Nella spiritualità è la nostra fede nell’operato Divino che è capace di modificare la realtà. Queste due espressioni appartenenti a due aree contrapposte, dunque, convergono.

Ma cosa possiamo capire noi di utile, attraverso la conoscenza di questi due principi?

 

Cominciamo dall’inizio:

Nel momento in cui fissiamo un obiettivo e iniziamo i nostri primi passi per raggiungerlo, andremo incontro ad un andamento altalenante.

Difficilmente, o forse mai, la strada verso ciò che vogliamo è totalmente priva di ostacoli. Questo non riguarda solo la sfera professionale, anche il consolidarsi di un matrimonio passa attraverso molte, moltissime sfide. Oggi, la percezione che abbiamo delle vite altrui è fortemente alterata dalle dinamiche social che, venendo utilizzate con il fine di acquisire popolarità, esprimono quello che le masse vogliono vedere, ovvero benessere e felicità. Nessuno, però, spiega il passaggio che ha portato quelle persone da uno stato iniziale a uno stato finale di successo.

Il percorso viene taciuto, a parer mio erroneamente.

Ma qual è questo percorso?

La strada che si percorre per quanto diversa nel suo obiettivo finale, è costellata di situazioni molto simili per tutti, ovvero tante salite e poche discese, la differenza è data da come reagiamo non tanto alle discese quanto alle salite.

Il modo in cui intraprendiamo questo percorso è quello che fa la differenza. Ma allora perché si dà così poco risalto alle avversità che si devono superare per arrivare al punto desiderato? E perché ci si chiede così poco il modo in cui diverse persone sono riuscite a raggiungere ciò che volevano? Ci siamo abituati a vedere il prodotto uomo  già confezionato nella sua massima espressione di realizzazione, senza mai chiederci quale sia il procedimento per arrivare a quel tipo di risultato.

Facciamo un semplicissimo esempio:

Prendiamo una torta, vederla pronta e ben riuscita sarà sicuramente piacevole e se vogliamo riproporla, ci chiederemo quale sia stato il procedimento. Eppure non facciamo la stessa cosa con la vita delle persone. Quando vediamo qualcuno che ha raggiunto il suo obiettivo, che sia affettivo o professionale, non ci chiediamo quale procedimento abbia usato. Si parla di procedimento perché, nei momenti difficili avrá usato una sua strategia per arginare le difficoltà o rimettersi in carreggiata.

 

Adesso cerchiamo di non fermarci più alla superficie e proviamo a scoprire in che modo le persone di successo hanno affrontato uno degli aspetti che maggiormente si verifica durante il proprio percorso di crescita lavorativa ovvero: l’attesa.

 

Come reagiamo noi a quei momenti in cui sembra che tutto sia fermo?

In un’indagine effettuata sulle persone di successo, molte di queste hanno risposto sostenendo che, quando tutto sembrava essere fermo, si sono chieste come avrebbe reagito la persona che loro volevano diventare e partendo da quell’idealizzazione di un sé futuro, si sono comportate esattamente come avrebbero fatto se fossero state già state quel tipo di persona. Ognuno di noi avrà la sua idea di un sé ideale che sarà diversa da quella degli altri. Possiamo quindi dire che in quello che vogliamo diventare, c’è un’autenticità che merita di essere espressa, proprio cominciando a comportarci esattamente come farebbe quel sé ideale.

A questo punto, se vi trovate in un faticoso momento di Stand By, chiedetevi come reagirebbe l’uomo o la donna che aspirate ad essere e iniziate a comportarvi esattamente come farebbe quell’uomo o quella donna. Questo tipo di atteggiamento, che inizialmente si avvarrà di un grande atto di volontà, vi aiuterà a portare quell’immagine di voi futura nel momento presente e ad abbattere, dunque, quel muro che vi separa dal vostro desiderato futuro.

 

Photo by Aaron Burden

Di Flavia Petralia

Formatrice, coach e autrice, laureata in comunicazioni con un master in Coaching Evolutivo. Titolare di uno studio di prevenzione, tutela e crescita aziendale, lavora come business coach per le aziende clienti. Ricerca e approfondisce temi di crescita e sviluppo personale redigendo articoli che vengono pubblicati presso siti web e riviste nazionali. Autrice di: “Yakamoz”, romanzo di crescita personale in chiave fantasy. Nel 2019 redige articoli di attualità presso la testata giornalistica la Spia. Nel 2020 pubblica il magazine – book : “Successo e Neurocoaching” e diversi articoli per riviste e siti web nazionali.