Il miglioramento personale femminile è ancora poco esplorato nella sua specificità, e questa assenza mi permette approcciare da un punto di vista diverso la pratica del life coaching ed i suoi risvolti, importanti anche dal punto di vista etico e sociale.

Il coaching e gli strumenti di crescita personale sono infatti ben noti in ambito anglosassone e anche sul suolo italiano non sono sconosciuti se si pensa al business. Più difficile invece quando si vuole spiegare – alle donne soprattutto – che esistono alcune tecniche di processo che permettono di affrontare meglio la nostra quotidianità e le nostre sfide.

Il life coaching femminile, come quello che propongo attraverso il blog www.chiacchieredavenere.it in una versione soft, serve anzitutto alle donne per superare le convinzioni limitanti (comprese quelle sociali) e per portare la loro vita ad un nuovo livello di soddisfazione e benessere.

Ma quali sono queste convinzioni limitanti? Facciamo alcuni esempi:

  • Non essere brava in qualcosa
  • Essere timida o impacciata o sgraziata ecc
  • Avere un imprinting ereditario su determinati atteggiamenti
  • Pensare di non avere scelta sul proprio comportamento
  • Pensare di essere nata con un dato carattere e di non poterlo cambiare

 

Il fatto che le donne si portino dietro convinzioni come queste, stereotipi come quello della brava bambina che deve stare al suo posto e molte altre convenzioni sociali che le individuano come uniche depositarie dei compiti di cura, deriva purtroppo dall’educazione di genere a cui siamo state sottoposte. Si pensi ad esempio alle richieste rivolte alle figlie femmine rispetto ai maschi in merito a piccole occupazioni domestiche…

Da esperta di crescita personale, mi chiedo quale sia il ruolo del coaching rispetto a questa situazione e se le tecniche di miglioramento possano avere una qualche applicazione etica rispetto a ciò. La risposta è Sì.

 

Ma in che modo il coaching permette di scardinare queste ed altre dannosissime convinzioni?

Anzitutto partendo dal linguaggio. L’educazione infatti è fatta di una ripetizione continua di formule linguistiche che svelano al proprio interno stereotipi ed imposizioni culturali.

Un cambiamento nel modo di parlare a sé stesse, anche attraverso il proprio dialogo interno, è quindi il passo fondamentale per mettersi nella giusta ottica ed intraprendere un percorso di crescita personale.

Si può cominciare in modo davvero semplice; immaginatevi stanche e stressate sul divano, a guardarvi intorno con mille cose da fare mentre pensate:

  • Non ho pulito casa (e quindi mi colpevolizzo, nel pensarlo/dirlo mi sento frustrata)
  • Non abbiamo pulito casa questa settimana (includo anche le persone che con me partecipano della vita domestica distribuendo su tutti la responsabilità e limitandola temporalmente)
  • Non si è pulita casa (il distacco è ulteriore, il concetto viene infatti generalizzato)

Quanta differenza passa tra queste frasi e che impatto diverso hanno sulla nostra psiche?

Un altro modo per smussare le cattive convinzioni che ci limitano nelle possibilità di agire è quello di analizzare le cose da un punto di vista alternativo rispetto al consueto. In questo una life coach può indirizzare la sua coachee ad esercitare le diverse posizioni percettive, allenandola quindi ad agire come se. In una finzione, dal gusto quasi teatrale, in cui una donna può cominciare a riscoprire se stessa con altri occhi.

Per tornare all’esempio precedente:

  • Come mio marito vedrebbe questa situazione, che pensieri avrebbe, come si sentirebbe? Cosa farebbe?
  • E come mio figlio/a?
  • E come una donna mia coetanea che ha 5 figli in casa?

A parità di situazione, 1000 persone hanno pensieri differenti, impatti emotivi diversi che generano reazioni altrettanto disparate. Una volta maturata questa consapevolezza possiamo di conseguenza cominciare a comprendere il fatto che cambiare il nostro stato emotivo è possibile, e che non esiste nessuna correlazione tra una data situazione ed un modo univoco in cui sentirsi.

Bisogna rifletterci bene. Soprattutto se siamo donne indotte a pensare che questa condizione – anziché una fortuna – é una condanna inevitabile.

Parliamoci in maniera positiva, ed ogni piccola situazione della nostra vita comincerà immediatamente a beneficiarne.

Di Cristina Pedretti

Appassionata di CRESCITA PERSONALE, comincia la sua formazione come life coach nel 2013, nell’ambito della PNL Nuovo Codice con Andrea Frausin, coach di fama internazionale, psicologo e trainer PNL certificato dai 3 co-fondatori della disciplina. Dal 2016 ha trasferito questo amore nel progetto Chiacchiere da Venere (blog + canale podcast), dedicato al MIGLIORAMENTO DELLE DONNE alle quali offre formazione e percorsi di coaching personalizzato, in presenza ed online. Il suo sogno è che tutte le donne possano ritrovare il pensiero positivo, imparare a conoscersi e sentirsi realizzate e felici. Grazie alle specializzazioni in management, progettazione formativa e didattica assistita dalle nuove tecnologie, in parallelo si occupa per Fondazione Luigi Clerici di progettazione e formazione formatori, gestendo progetti a scala nazionale ed internazionale sui temi delle nuove metodologie e tecnologie dell’apprendimento. E’ inoltre responsabile del centro di formazione professionale di Lecco Mazzucconi, nel quale coordina le attività didattiche e promozionali, occupandosi anche di coaching e supporto motivazionale agli studenti e di inserimenti lavorativi.