Per i nati dal 21 maggio al 21 giugno, sotto il segno dei Gemelli.

 

“Un monaco un giorno incontrò un maestro zen e volendo metterlo in imbarazzo gli domandò: <Senza parole e senza silenzio sai dirmi che cosa è la realtà?>.

Il maestro gli diede un pugno in faccia”.

 

Questa storiella di Gianrico Carofiglio, nato nel segno dei Gemelli, è un buon esempio del gusto per la comunicazione dei nativi del segno.

Amano le relazioni pubbliche e la comunicazione, di ogni genere e forma.

La maggior parte di loro sono persone molto gradevoli, intelligenti, curiose, con un tocco da intellettuale e dotate di un grande senso dell’umorismo (che non guasta al giorno d’oggi).

Potremmo chiamarli fuga in avanti, perché spesso si stufano di quello che stanno facendo e pensano già a ciò che si potrebbe/dovrebbe fare poi.

 

 

Come al solito, tanti sono i nati sotto questo segno che hanno conquistato la notorietà nel passato, da Richard Wagner a Blaise Pascal, da John Kennedy a Paul Gauguin, da Fernando Pessoa a Jean Paul Sartre. Come nel presente Hugh Laurie e Ken Follett e Rafa Nadal.

E’ interessante e abbastanza particolare come tanti cantautori italiani siano dei Gemelli: Jannacci, Guccini, Ruggeri, Nannini, Concato, Zarrillo…

 

Infinite sarebbero le frasi famose di così tante celebrità.

Così ritorniamo ad anonimi che ci possano fare riflettere.

“L’umiltà di copiare è la dote dei geni”.

In un percorso di coaching sfruttare le competenze/esperienze del nostro coach ci può talvolta permettere di crescere in sapienza.

 

 

Il segno dei Gemelli è talvolta contraddistinto da una certa ambiguità, nei comportamenti, nei sentimenti, nella gestualità.

Ecco quindi una bella frasetta di un certo Pitagora che ben si presta:

  • “Non chiamare gli dei a testimoni dei tuoi giuramenti, ma cerca di rendere te stesso degno di fede”.

Fate un elenco di dieci persone con cui avete rapporti frequenti (colleghi, fornitori, amici) e per ognuno di loro rispondete alla domanda: “Quanto mi ritiene degno di fede, quanto si fida di me?”. Poi sceglietene due, e datevi l’obiettivo di migliorare il vostro posizionamento entro due mesi. Non sarà facilissimo….

 

Per finire ritorniamo alla comunicazione verbale, sotto una forma più convenzionale rispetto alla frase di Carofiglio citata all’inizio.

Ci viene in soccorso un ben noto aforisma che mantiene la sua forza nella lingua originaria:

  • Il faut savoir,

  il faut faire,

         il faut savoir faire,

         mais surtout il faut faire savoir.

In altre parole, quanto riuscite a comunicare voi stessi agli altri, ogni giorno ed ogni istante della vostra vita lavorativa?

Provate tenere un diario per una settimana, e verificate ogni sera quanto vi siete riusciti.

 

Arrivederci al mese prossimo, ed ai nati sotto il segno del Cancro.

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Immagine a cura di Marina Massaro, artista creatrice di Wings & Walls

Di Francesco Dolcino

Trasforma le idee di business in cose che si fanno, una dopo l’altra e nella giusta sequenza, fino a conseguire il risultato. Lo fa soprattutto in supporto a imprenditori di medie aziende, in fase di start up o di consolidamento o di maturità/declino. Svolge attività di volontariato in varie associazioni, in particolare per anni è stato vicepresidente di Anlaids Lombardia. Ha pubblicato “Così in Campo”, ricerca statistica sul Palio di Siena nei secoli; “Massime e minime” raccola di aforismi chiosati; “La spiritualità Francescana in Guglielmo di Occam”