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Covid 19 sta facendo vivere a tutti un periodo di forte cambiamento delle nostre abitudini di vita e di lavoro, e  a volte con una certa fatica. In questo articolo propongo alcune riflessioni su come possiamo occuparci di noi in una situazione di lavoro da remoto forzato. Volutamente non parlo di smart working perché credo che questo non lo sia per nulla.

Ci troviamo obbligati a lavorare da casa, insieme alle nostre famiglie, in modo continuativo e questo non ha nulla a che vedere con lo smart working del decreto del 2017.

Oltre ai classici accorgimenti per quando si lavora da casa in periodi normali, come avere un’agenda e orari regolari, definire una postazione di lavoro adeguata e fare pause regolari, qui vorrei suggerirvi strategie che riguardano più in particolare questo periodo.

1. Creati un rito

Il nostro cervello cerca coerenza ed è influenzato dall’ambiente intorno a sé. Quando ci troviamo a lavorare in un ambiente che non è coerente con il nostro ruolo professionale, creiamo un certo conflitto interno. Quindi creati un rito, una procedura che ti aiuti a metterti nel mindset adatto prima di iniziare.

Per esempio prima di aprire il pc fai la lista con carta e penna delle attività che devi svolgere nelle ore successive o prenditi 2 minuti per una breve meditazione. La cosa importante è che sia un’azione, un gesto che per te indichi l’entrare in modalità operativa e uscire dalla modalità domestica.

2. Gestisci mente e corpo

In un periodo è importante prendersi cura del proprio stato mentale evitando di essere assorbiti da ansia, preoccupazione e negatività. Due consigli pratici:

  • datti dei momenti specifici per guardare le news  ma non farlo ogni mezz’ora
  • tieni un diario delle gratitudine in cui scrivi tre cose belle di ogni tua giornata.

Lavorando da casa inoltre vengono meno i momenti di attività fisica. Il benessere mentale però dipende molto dal nostro stato fisico. Quindi inserisci nella tua routine quotidiana un momento di esercizi fisici:

  • puoi fare esercizi di yoga e stretching  anche da seduto.

3. Relazioni sociali

Ci troviamo a vivere un periodo di isolamento anche sociale,  unito alla preoccupazione che la situazione genera.

  • preserva degli spazi di svago sociale (virtuali). Quindi ogni tanto telefona e video chiama i tuoi amici e famigliari.
  • lo stesso vale per le relazioni coi colleghi: nelle conference call riserva uno spazio iniziale alla chiacchiera informale. Nelle riunioni analogiche questo accade spontaneamente, nel virtuale riproponilo.
  • un altro spunto per rimanere in contatto con i colleghi: crea una playlist condivisa in cui tutti possono contribuire e ascoltate la stessa musica mentre lavorate.

4. Coltiva interessi

In questa condizione ci troviamo ad avere tendenzialmente più tempo a disposizione. Sfruttiamo questa condizione a nostro vantaggio anche per tutelare una buona alternanza tra lavoro e privato,  elemento quanto mai importante oggi.

Quindi recupera quegli interessi e desideri che avevi e ti sei sempre detto “mi piacerebbe ma non ho il tempo per farlo” e nella tua agenda settimanale  inserisci un momento anche per quello. Alcuni esempi: leggere, dipingere, fare bricolage, scrivere, modellismo, puzzle, cucito, studiato una lingua straniera, ecc. Meglio se si tratta di attività manuali.

5. Gestisci i bambini

I genitori oggi si trovano in una condizione ancor più particolare perché pure i figli sono in home schooling e quindi la complessità aumenta.

Prima di tutto parla con il tuo capo, cerca di fargli capire la tua situazione e che quindi potresti non essere reperibile esattamente negli orari di lavoro. Diversi professionisti genitori in questo periodo mi dicono che hanno deciso di alzarsi molto presto (intorno alle 5.30 del mattino) in modo da avere qualche ora di tranquillità per lavorare in modo concentrato prima che la casa si svegli. Questo significa che magari a pranzo prendi una pausa più lunga. Allo stesso modo negozia con il tuo partner  turni a modalità per la gestione dei figli, oggi più che mai c’è bisogno di fare squadra. Inoltre usa il digitale come fonte di stimolo  per i bambini. Ho in mente genitori che oggi usano una serie di tutorial con i bambini per guidarli nel disegnare o fare lavoretti manuali.

Ultimo ma non meno importante considera che questo può essere un periodo stressante anche per i bambini e quindi come famiglia parlatene e confrontatevi favorendo una riduzione dell’ansia  e della tensione.

Infine ti segnalo Co-Vida,  una piattaforma che raccoglie le iniziative di solidarietà digitale in questo periodo. Qui puoi trovare servizi utili da usare. Buon lavoro da casa da tutti. In attesa di ritrovarci nel mondo analogico, sfruttiamo ancor di più le possibilità che il digitale ci offre.

Di Monica Bormetti

Monica Bormetti, psicologa e creatrice di Smart Break progetto di divulgazione sul benessere digitale. Autrice di #Egophonia, gli smartphone fra noi e la vita (Ed. Hoepli), si occupa di formazione all'uso consapevole dei media digitali in ambito aziendale e scolastico.