Questo articolo è stato pubblicato da Paolo Pulci su Outsider, la rivista di Formaper del cui progetto editoriale è responsabile.

CoachingZone

 

Pochi mesi fa, nella primavera del 2017, se ne è andato Sir John Whitmore. Il padre e pioniere del coaching nei luoghi di lavoro. John ci lascia una grande eredità: sapere, visioni, intuizioni, ricordi.

Nato nel 1937, pilota automobilistico, figura di spicco internazionale nel mondo del coaching, eminente pensatore nel campo della leadership e del cambiamento nelle organizzazioni, fu determinante nelle prime fasi della nascita di ICF, International Coach Federation, oggi la più grande associazione di coach al mondo. E’ autore di cinque libri sulla leadership, il coaching e lo sport. Il più famoso, <Coaching for Performance: GROWing Human Potential and Purpose>, tradotto in 23 lingue. L’Independent lo ha valutato come il numero uno tra i business coach.

 

“Sir John was the pioneer of coaching in the workplace. We will continue to honour his great legacy. His loss will be felt on a personal level by the millions he touched, and the coaching and leadership industry will be forever grateful for the contribution he has made.”

“Se il manager o il coach non credono che le persone abbiano più capacità di quelle che stanno dimostrando in quel momento, non saranno in grado di aiutarle a esprimerle. Entrambi devono pensare alle persone non in termini di prestazioni, ma di potenziale.”

“Persone comuni come me e te sarebbero in grado di fare cose straordinarie nel momento in cui ne sorgesse la necessità.”

“Per utilizzare il coaching con successo dobbiamo adottare una visione molto più ottimistica della norma riguardo alle capacità latenti delle persone.”

“Il coaching non è solo una tecnica a cui ricorrere e da applicare rigidamente in date circostanze. E’ un modo di gestire il personale, di trattare le persone in generale, un modo di pensare e di essere. Sarà benvenuto il giorno in cui la parola “coaching” sarà scomparsa completamente dal nostro lessico per essere stata integrata nel modo in cui ci si pone in relazione con gli altri sul lavoro, così come in qualsiasi altro contesto.”

libro aperto

Le citazioni sono tratte dal libro <Coaching>, scritto da John Whitmore, Alessio Roberti Editore, 2011, e dal sito du Performance Consultants International, co-fondata da John Whitmore

Grazie John!

Di Outsider

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