In un mercato dove si assottigliano i guadagni attraverso la vendita di prodotti e si punta sui servizi, è fondamentale che ciascun manager/leader riesca ad ottenere il massimo rendimento dai propri collaboratori.

In un mondo dove regna il principio della relatività delle situazioni private e/o professionali, è fondamentale che le persone accrescano la propria autostima, conoscano il proprio valore e non perdano mai di vista la propria capacità di rimettersi in gioco.

Il Coaching è molto di più di un semplice strumento a cui i manager, i leader possono ricorrere nella gestione delle relazioni con i colleghi, e/o con i collaboratori al lavoro; è molto di più di un semplice strumento con il quale le persone possono risolvere i conflitti con il partner, con la famiglia, con il capo, attraverso il miglioramento della propria capacità relazionale. Il Coaching è un modo diverso di guardare alle persone, che si traduce in un diverso modo di trattare gli altri. 
Lo stile di management basato sul coaching riesce a

  • creare consapevolezza (ovvero conoscenza di quanto accade intorno e conoscenza di ciò che si prova dentro di sé)
  • creare responsabilità (ovvero scelta e controllo individuale).

 

La consapevolezza permette un miglior rendimento, un maggior apprendimento, l’interesse e il divertimento. La responsabilità genera l’individuazione della specifica unicità (potenzialità), una maggiore autostima (fiducia in se stessi) e un maggior coinvolgimento personale (motivazione interiore).
Accrescere la consapevolezza, la responsabilità e la fiducia in se stessi: questi sono i principi cardini di ogni sviluppo umano. E per concludere: “il coaching è un modo più gradevole per fare affari migliori” (Whitmore) nella vita professionale e privata.