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La differenza rispetto a udire, stare sul generico, procedere a caso

Tre piccole storie sul tema dell’ascolto – farsi ascoltare, proseguendo i cenni di  “Udire e ascoltare“3 storie di ascolto – attenzione – scelta.

 

1 – Ascolto e persone

Un giorno, dopo qualche mese dall’inizio del primo anno di economia (o di medicina o di filosofia, la morale non cambia), un docente propose un questionario ai discenti.

I ragazzi erano tutti attenti, studiosi e ben preparati.

Risposero rapidamente a tutte le domande.

Finchè arrivarono all’ultima, che diceva così:”Quale è il nome di battesimo della donna delle pulizie?”.

Consegnando il questionario prima di uscire dall’aula, uno studente, che non aveva risposto soltanto a questa domanda, chiese al professore se anche l’ultimo quesito avrebbe influito sul voto.

“E’ chiaro” rispose il professore, “Nella vostra futura carriera incontrerete molte persone; tutte, e ripeto tutte, hanno la loro importanza.   Tutte meritano la vostra attenzione e se del caso essere ascoltate, anche attraverso un semplice sorriso”.

 

2 – Ascolto e priorità

Una volta un anziano professore del MIT venne contattato per tenere una lezione su “La pianificazione efficace del proprio tempo” ad un gruppo di una quindicina di manager di altrettante importanti aziende americane.

Il corso era basato su cinque sessioni nella giornata e il docente aveva a disposizione soltanto un’ora per “fare lezione”.

Di fronte a questo gruppo così elitario, e pronto ad abbeverarsi all’immenso sapere del professore, si limitò ad iniziare lo speach con “Adesso faremo un esperimento”.

Da sotto il suo tavolo estrasse un grande recipiente di vetro da più di quattro litri e lo posò davanti a lui.

Prese poi una dozzina di ciottoli delle dimensioni di una pallina da tennis e li infilò delicatamente nel vaso, tanto da arrivare al suo colmo.

Domandò: “Questo vaso è pieno?”.

All’unisono tutti risposero “Sì”.

“Siete proprio sicuri?”

Da sotto il tavolo estrasse un sacchetto pieno di ghiaia.

Con cura la versò nel vaso, scuotendolo un poco in modo che la ghiaia andasse a infiltrarsi tra i grossi ciottoli.

“E adesso è pieno?”.

Qualcuno cominciò ad avere dei dubbi e i più sagaci risposero “Probabilmente no!”.

Il professore allora mostrò un secchio pieno di sabbia e con delicatezza la versò tutta nel vaso, riempiendo con essa gli spazi tra i ciottoli e la ghiaia.

“Questo vaso ora è pieno?”.

Fu un coro di “Nooo”.

Come ormai tutti si aspettavano completò l’opera versando nel vaso l’acqua di una brocca fino a raggiungere l’orlo.

“Che cosa ci vuole dimostrare questo esperimento?” chiese il professore.

Qualcuno, sulla base del titolo del corso, provò a rispondere:”Dimostra che quando crediamo che la nostra agenda sia completamente piena, ci si possono aggiungere altri appuntamenti ed altre cose da fare”.

“Non è questo” rispose, “Se non si mettono nel vaso prima i sassi più grossi e poi la ghiaia e poi la sabbia per terminare con l’acqua, non lo riempiremo mai nel modo più adeguato.  Allora è necessario porvi la domanda su quali siano i SASSI più grandi nella vostra vita professionale (ma vale anche in quella privata, sociale, familiare ecc.) e metterli per primi e poi via via procedere così”.

La lezione era terminata.

 

3 – Ascolto e pazienza

C’era una volta un giovane con un brutto carattere.

Il suo capo gli diede un sacco pieno di chiodi e un martello e gli disse di piantarne uno nella porta del suo ufficio ogni volta che avesse perso la pazienza.

Il primo giorno ne conficcò ben 37, poi nelle settimane seguenti imparò a controllarsi e il numero di chiodi infissi giornalmente diminuì fino ad azzerarsi: aveva realizzato che era più facile/opportuno controllarsi che piantare chiodi.

Allora il capo gli chiese di togliere un chiodo per ogni giorno in cui fosse riuscito a non perdere la pazienza.

Passarono le settimane e finalmente il giovane riuscì a togliere tutti i chiodi.

Il suo capo lo portò davanti alla porta piena di buchi:”Bravo, ma guarda come è conciata la tua porta, non sarà mai più come prima. Ogni volta che litigherai con qualcuno potrai sempre levare il chiodo ma la ferita rimarrà sempre tale”.

Di Francesco Dolcino

Trasforma le idee di business in cose che si fanno, una dopo l’altra e nella giusta sequenza, fino a conseguire il risultato. Lo fa soprattutto in supporto a imprenditori di medie aziende, in fase di start up o di consolidamento o di maturità/declino. Svolge attività di volontariato in varie associazioni, in particolare per anni è stato vicepresidente di Anlaids Lombardia. Ha pubblicato “Così in Campo”, ricerca statistica sul Palio di Siena nei secoli; “Massime e minime” raccola di aforismi chiosati; “La spiritualità Francescana in Guglielmo di Occam”