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Può essere nella stessa azienda oppure in un’altra.

Diventare responsabili di uno o più nuovi team significa impegnare le prime settimane di lavoro in un’attività estremamente delicata ed importante che, se ben condotta, garantirà buoni risultati negli anni successivi. Fare una buona impressione nel nuovo posto di lavoro, infatti, significa iniziare con il piede giusto e conquistarsi la fiducia dei collaboratori: che soprattutto nei primi giorni cercheranno di capire che tipo di persona è il nuovo capo e se merita la loro fiducia.

Chi scrive lo ha direttamente sperimentato l’anno scorso, per cui condivide con piacere un’esperienza personale che vorrebbe avere l’ambizione di diventare una sorta di raccolta di consigli, certamente non esaustiva, per i tanti colleghi e/o coach che affrontano situazioni similari:

 

  1. Acquisisci informazioni se possibile già prima del tuo arrivo. Utilizza, criticamente, tutte le possibili fonti a tua disposizione, da quelle scritte (internet/intranet, report, relazioni ecc) a quelle orali (info dal precedente responsabile, dal Dirigente di settore, da altre persone informate…).
  2. Fai in modo che sia il Dirigente di settore a presentarti al nuovo team, in un apposito incontro.
  3. Impara subito i nomi dei tuoi collaboratori e prenditi il tempo di parlare singolarmente con ciascuno di loro per conoscerli come esseri umani (qual è ad esempio lo stile relazionale del collaboratore con cui stai parlando?), capire le loro aspettative e il loro grado di motivazione, cosa li gratifica e cosa no, cosa ritengono che stia funzionando e cosa no, cosa puoi fare per loro per aiutarli ad avere successo professionalmente.
  4. Dimostra il tuo entusiasmo e fai capire quanto sei contento di far parte di quel team di lavoro. La passione è contagiosa. Dai subito l’esempio (puntualità, rispetto delle regole ecc.).
  5. Cerca di capire quali risultati il tuo capo vuole assicuràti, che cosa si attende da te, quali miglioramenti e in che tempi, quali sono le cose per lui/lei più importanti/prioritarie su cui ti chiede di lavorare.
  6. Non avere la presunzione di poter risolvere qualsiasi problema già dai primi giorni di lavoro. Nessuno si aspetta che tu sappia tutto già prima di iniziare, per cui chiedi aiuto ogni volta che ne hai bisogno.
  7. Organizza incontri settimanali per condividere feedback con il tuo team, pianificare obiettivi, monitorare la situazione, raccogliere idee e proposte.
  8. Non criticare il precedente responsabile.
  9. Fai complimenti quando se ne verifica l’opportunità, sia pubblicamente che privatamente. Alcune persone rifuggono dai complimenti ma li apprezzano comunque.
  10. Non prenderti i meriti per il lavoro dei tuoi collaboratori.  Lascia che siano loro a beneficiare dei meriti del loro lavoro. In quanto loro capo, ne beneficerai automaticamente anche tu. Celebra con il team i successi. Le persone hanno bisogno di riconoscimenti privati e pubblici per sentirsi valorizzati e apprezzati e per poter compiere il loro lavoro in totale serenità.
  11. Individua i riferimenti procedurali esistenti per il corretto svolgimento delle attività e gli interlocutori principali che forniscono gli input ad ognuna delle attività di cui sei responsabile.
  12. Verifica se vi sono criteri strutturati di misurazione delle performance per ogni attività. In caso contrario individuali e rendili pubblici (ad esempio attaccando periodicamente in bacheca statistiche, grafici, KPI). Ricorda la frase di Lord Kelvin, famoso matematico, ingegnere e fisico britannico: “se non si può misurare qualcosa, non si può migliorarla”.
  13. Non trascurare i momenti simbolici ma, al contrario, impara a valorizzarli, dal semplice saluto a inizio e fine giornata (quanti capi trascurano questo semplice gesto!) alla consegna del listino paga agli auguri di compleanno ecc.
  14. Valuta tutti gli elementi raccolti e fatti un’idea circa l’opportunità che le cose possano o meno proseguire in armonia con la gestione precedente. Inizia a pensare quali attività possono essere fatte meglio, quali possono essere eliminate, quali possono essere fatte in modo più efficace e chi può farle. E’ bene che tu inizi da quelle più importanti: quel 20% di attività che assicurano l’80% dei risultati, usando il criterio di Pareto.
  15. Identifica appena possibile un collaboratore/collaboratrice di buon potenziale da far crescere, nell’ottica di una tua futura sostituzione.

 

Photo by Mitya Ivanov

Di Attilio Leoni

Opera attualmente come manager in ambito commerciale presso l'Azienda Trasporti Milanesi Spa dopo aver maturato una lunga esperienza come responsabile della formazione e più di recente nelle Operations. In precedenza è stato responsabile della selezione e dello sviluppo, si è occupato di gestione del personale e di comunicazione interna. Ha curato nel 2015 con M.E. Salati la pubblicazione del libro "Neuroscienze e Management" e nel 2021 del libro "Neuroscienze e sviluppo (del) personale", scrive inoltre articoli di management su periodici e siti online. In collaborazione con l'Istituto Francese di Archeologia Orientale del Cairo e con l'Università Statale di Milano ha svolto attività di archeologo e papirologo.