È stato il primo allenatore ad aver ricevuto i programmi di The Inner Game. Ha oltre 30 anni di esperienza in leadership, coaching, mentoring e formazione lavorando per grandi aziende. E’ autore di diversi libri tra cui Dare to Be Different.

Nella sua professione aiuta i leader a sviluppare programmi di sviluppo professionale e di team building. Ha lavorato per diverse aziende fra cui Mercedes-Benz, Daimler Bank, Vivo (Gruppo Telefonica), GPA (Gruppo Cassino), Eaton, SKF Group.

 

Caro Renato, raccontami in breve per la prima volta in cui hai incontrato Tim Gallewy

Ho incontrato Tim per la prima volta in un seminario a Buenos Aires, in Argentina. Avevo già letto i suoi libri e che meraviglia, in quel corso intensivo di 3 giorni, è stata per me vedere e sentire Tim dal vivo suonare con alcune persone del pubblico e mostrarci nella pratica alcuni concetti e strumenti dell’ Inner Game.

Come è cambiata la tua vita personale e professionale dopo quell’incontro?

Ero a capo di una società di consulenza e formazione in Brasile e lavoravo su progetti dedicati al management e alla leadership. Dopo Buenos Aires ho invitato Tim a venire in Brasile per un workshop di un giorno e lui ha accettato. Questo evento ha avuto un grande successo a San Paolo. Così forte da far generare 2 anni dopo la nostra prima scuola The Inner Game in Brasile.

Mentre lavoravo con lui ho avuto anche l’opportunità di avere come insegnante speciale nel nostro primo gruppo John Whitmore, che ha lavorato l’ultima volta insieme a Tim negli Stati Uniti. E’ stato fantastico avere i due fondatori del coaching moderno insieme… ho dei bei ricordi di quel momento

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Secondo te qual è l’ aspetto essenziale dell’innergame?

In noi ci sono due giochi interiori: innegarme (iniziale minuscola), e the Innergame (iniziale maiuscola) e ora vi spiego.

Il gioco interno con lettere minuscole è un gioco che tutti in questo pianeta hanno sempre giocato, ogni momento, ogni giorno; sono le nostre conversazioni interne, i nostri potenziali contro le nostre interferenze, interne o esterne. Giochiamo a questo gioco soprattutto per raggiungere obiettivi esterni.

The Inner Game con lettere maiuscole è un metodo, un marchio creato negli anni ’70 da Tim Gallwey. La cui essenza è apprendere con l’esperienza per vivere una vita migliore, aumentando i tutti i nostri potenziali e riducendo al minimo i nostri ostacoli.

Qual è lo strumento in cui si notano i cambiamenti più efficaci?

Io amo Transpose – è uno strumento molto potente in cui si vede una situazione in una prospettiva completamente diversa, iniziando a mettersi fuori dalla situazione.

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Quali sono i tuoi progetti per la scuola?

Portare i nostri strumenti a nuove tipologie di persone, non solo per allenatori e dirigenti. Anche professionisti, insegnanti, piccoli e grandi imprenditori, operatori del sociale. Come sai, siamo stati a Milano nel novembre 2018. Stiamo introducendo i concetti di The Inner Game of Life and Work nel sistema scolastico ed educativo per riuscire a coinvolgere il maggior numero di persone.

Di Paola Maria Uslenghi

Senior Training, Empowerment Coach, Carrer Coach per multinazionali, imprese, università e "persona", ha un’esperienza pluriventennale nel campo delle formazione, coaching e orientamento- Laureata presso l’Università Cattolica di Milano in Pedagogia, ha conseguito il Diploma Universitario di Consigliere Psicopedagogico e i Master in Processi di Orientamento e Consulenza alla Carriera e in Outdoor Training. Si è formata con professori e scienziati di fama internazionale tra i quali: Tim Gallwen, Otto Scharmer, Paul Watzlawick, Deepak Chopra, Orwin Avalon, Georg Senoner, Massimo Bruscaglioni, Paola De Leonardis, Daniele Novara…