Un percorso di coaching è un investimento su se stessi, come un corso per perfezionare l’inglese o imparare la meditazione. Quindi il rapporto costo-benefici vede da un lato il risultato da raggiungere, e dall’altro l’energia e il tempo che richiede, oltre al prezzo da pagare. Il compenso richiesto da un coach è legato al tempo impiegato, ovvero al numero di incontri e al tipo di supporto che verrà fornito fra un incontro e l’altro.

L’unità di misura del prezzo è quindi l’incontro, che di solito dura da una a due ore, e presuppone una certa preparazione e messa a fuoco da parte del coach. Pagamento a fronte di fattura dopo ogni incontro, come fanno i medici specialisti, oppure in due o tre tranches, come fanno gli avvocati. Difficilmente viene chiesto un pagamento anticipato.  Spesso si preventiva un certo numero di incontri, per esempio 6, oppure 10 o 15, oppure uno al mese, e questo automaticamente definisce anche il budget.

L’entità del compenso può essere molto variabile! Dai 30€/mese richiesti da un sito di diete alimentari che fornisce anche coaching on line di supporto, si passa a 70-80€ e a 200-300€ a incontro nei casi normali. + IVA, naturalmente.

Si può arrivare a parlare di 500-1000€ a incontro quando il coach è superqualificato e il cliente ha una sfida cruciale per la quale si sta preparando: è il caso di manager importanti, di imprenditori, o di star dello sport e dello spettacolo.

Un caso a parte sono gli incontri a distanza di coaching on demand, dove il fee dipende dall’eccezionalità della prestazione. Anche 400-500€

O ancora le sessioni singole di coaching o di counseling, dove il professionista garantisce un risultato già con un solo incontro. Sui 300€.

Ma ci sono anche opportunità gratuite, di cui molte in questo sito. Autoanalisi a partire dalla capacità di empatia, e poi come test, percorsi di self-help guidato, oppure check list e metodologie e strumenti utilizzabili da coppie e gruppi di mutuo aiuto che non hanno una preparazione specifica. Immagini da usare per attivare il pensiero laterale, check list di domande, altro ancora. E’ possibile rivolgersi a scuole qualificate, dove chi si sta specializzando come coach ha bisogno di coachee con cui fare pratica. Si può cercarsi un Mèntore, in modo più o meno strutturato.

Infine, c’è la possibilità di accedere a finanziamenti, se chi organizza interventi di coaching è un’impresa, esattamente come succede per la formazione in aula, manageriale e professionale.

Naturalmente, è possibile chiedere al coach un preventivo. Risponderà che la durata del percorso dipende dall’impegno del coachee; ma gli si può chiedere una approssimazione, e i contenuti del servizio che erogherà, in base alla norma UNI sul servizio di coaching.

 

Se poi, a questo punto, preferite diventare coach invece che frequentarne uno, ecco un’idea sui costi e il percorso.